La Stirpe del Sole

La leggenda della “strega” Medea in chiave storica con riferimenti precisi del periodo antico.

Nata nella lontana e misteriosa Colchide, chiusa tra il Mare Oscuro e le aspre vette del Caucaso, che ha imprigionato Prometeo, Medea raccoglie le conoscenze antiche delle donne della terra del Vello d’oro. Vi andarono i Minoici per il suo oro che scende nei fiumi dello Svaneti, e per quello che nutre gli uomini, il grano; ma è terra di maghe e di streghe. Figlia del re Aieta, signore di quei luoghi, nipote di Circe e di Pasifae, madre del Minotauro, Medea conosce passione e ragione, e la trasporta l’amore per un uomo indegno. Dalla notte dei tempi le donne dipendono dalla Luna, la grande Madre, signora degli animali, eppure Medea appartiene anche alla stirpe del Sole: un dio forte e maschile. Si mescolano in lei il mondo che tramonta, dove il matriarcato le vede Regine, e quello nuovo indoeuropeo che si affaccia, dove è il patriarcato che impera. L’età del Bronzo è punto di svolta tra queste diverse società, e ogni cambiamento reca sofferenza e fatica. Euripide ci ha lasciato una Medea assassina, forse non è stato così, forse serviva che così fosse per i Greci del V secolo, ma la verità si può leggere diversamente.

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La leggenda della “strega” Medea in chiave storica con riferimenti precisi del periodo antico.

Nata nella lontana e misteriosa Colchide, chiusa tra il Mare Oscuro e le aspre vette del Caucaso, che ha imprigionato Prometeo, Medea raccoglie le conoscenze antiche delle donne della terra del Vello d’oro. Vi andarono i Minoici per il suo oro che scende nei fiumi dello Svaneti, e per quello che nutre gli uomini, il grano; ma è terra di maghe e di streghe. Figlia del re Aieta, signore di quei luoghi, nipote di Circe e di Pasifae, madre del Minotauro, Medea conosce passione e ragione, e la trasporta l’amore per un uomo indegno. Dalla notte dei tempi le donne dipendono dalla Luna, la grande Madre, signora degli animali, eppure Medea appartiene anche alla stirpe del Sole: un dio forte e maschile. Si mescolano in lei il mondo che tramonta, dove il matriarcato le vede Regine, e quello nuovo indoeuropeo che si affaccia, dove è il patriarcato che impera. L’età del Bronzo è punto di svolta tra queste diverse società, e ogni cambiamento reca sofferenza e fatica. Euripide ci ha lasciato una Medea assassina, forse non è stato così, forse serviva che così fosse per i Greci del V secolo, ma la verità si può leggere diversamente.

Peso 0,600 kg
Dimensioni 24 × 17 cm
ISBN

Storia Antica

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