Insulae

Contrariamente a quanto di solito si scrive su Roma antica, magnificata nella sua superba opulenza e nella maestosità dei suoi monumenti, l’Autore ha voluto ricordare in questo saggio la gente comune, il popolo, la plebe, troppo spesso dimenticata o emarginata nelle grandi opere storiografiche della Città eterna. E lo ha fatto a modo suo, descrivendone la vita di ogni giorno, affollata nei tuguri bui e nelle insulae: i grandi caseggiati, che tanto ricordano le periferie delle nostre metropoli moderne. Avvalendosi di citazioni e brani della latinità, ha analizzato gli aspetti tecnici, sanitari e giuridici di queste abitazioni, descrivendo e vivacizzando una convivenza difficile, scomposta e litigiosa, condotta quotidianamente in un ambiente insalubre e infido, che tanto ricorda fatti e situazioni di socialità invivibile dei giorni nostri. “…il pensiero va a quegli appartamenti di poche decine di metri quadrati o addirittura costituiti di una sola stanza, di cui possiamo osservare le rovine, abitati da consistenti nuclei familiari o ai retrobottega delle tabernae, a pianterreno, rischiarate da una minuscola finestra sulla porta d’ingresso, ovvero alle anguste mansarde del sottotetto… regno della povera gente esposte a caldo e freddo terribili…”

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Contrariamente a quanto di solito si scrive su Roma antica, magnificata nella sua superba opulenza e nella maestosità dei suoi monumenti, l’Autore ha voluto ricordare in questo saggio la gente comune, il popolo, la plebe, troppo spesso dimenticata o emarginata nelle grandi opere storiografiche della Città eterna. E lo ha fatto a modo suo, descrivendone la vita di ogni giorno, affollata nei tuguri bui e nelle insulae: i grandi caseggiati, che tanto ricordano le periferie delle nostre metropoli moderne. Avvalendosi di citazioni e brani della latinità, ha analizzato gli aspetti tecnici, sanitari e giuridici di queste abitazioni, descrivendo e vivacizzando una convivenza difficile, scomposta e litigiosa, condotta quotidianamente in un ambiente insalubre e infido, che tanto ricorda fatti e situazioni di socialità invivibile dei giorni nostri. “…il pensiero va a quegli appartamenti di poche decine di metri quadrati o addirittura costituiti di una sola stanza, di cui possiamo osservare le rovine, abitati da consistenti nuclei familiari o ai retrobottega delle tabernae, a pianterreno, rischiarate da una minuscola finestra sulla porta d’ingresso, ovvero alle anguste mansarde del sottotetto… regno della povera gente esposte a caldo e freddo terribili…”

Peso 0,300 kg
Dimensioni 21 × 14 × 0,8 cm
ISBN

Storia Antica

Pagine

Lingua

Autore

Copertina

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